Pseudocereali: cosa sono

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Con il termine cereali si indicano tutti quei prodotti che appartengono alla famiglia delle graminacee e che sono utilizzati per creare la farina. Si parla di mais, kamut, riso, grano, miglio, orzo, avena, farro etc.

Gli pseudocereali sono invece quei prodotti che vengono erroneamente definiti cereali, per la loro somiglianza a livello nutrizionale, ma che di fatto non lo sono.

Gli pseudocereali appartengono a queste tre famiglie:
Poligonacee: come può essere il grano saraceno
Chenopodiacee: come la quinoa
Amarantacee: come l’amaranto

Da una parte abbiamo i cereali più noti che contengono quasi tutti il glutine. Di quelli nominati prima, gli unici che fanno eccezione sono il miglio, il riso e il mais. La gran parte degli pseudocereali invece, sono privi di questa sostanza che causa, in alcuni individui, la malattia conosciuta come “celiachia”. Gli pseudocereali più comuni e che non contengono glutine sono, come sopra citati, la quinoa, l’amaranto, il grano saraceno.

Cereali e pseudocereali non devono andare a sostituirsi gli uni con l’altri, ad eccezion fatta per quelle persone che sono costrette a farlo per problemi di salute, sono entrambi prodotti molto importanti per il benessere, sono fonte di carboidrati e di conseguenza degli zuccheri complessi che il nostro organismo va a trasformare in energia grazie ai processi metabolici.

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