Dieta Adamski, il decalogo per dimagrire abbinando i cibi giusti

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Dieta Adamski, il decalogo per dimagrire abbinando i cibi giusti

Obiettivo pancia piatta: come purificare l’intestino mangiando comunque di tutto.
E’ il metodo Adamski, che di fatto rivoluziona il mondo delle diete partendo già dal mattino, dalla colazione (che non scordiamolo mai, è il pasto più importante della giornata).

In fondo si tratta di cambiare alcune abitudini inveterate che, secondo Adamski, bloccano il metabolismo e non consentono di smaltire tossine ed energia (quindi chili) come potremmo.

Ecco la sua “ricetta”: tutto dipende da 3 categorie di cibi: cibi veloci, cibi neutri e cibi lenti. Quali sono e come mangiarli?

Dieta di mantenimento

Come mangiare secondo il metodo Adamski

Secondo il naturopata francese Frank Laporte-Adamski non bisogna mai mangiare frutta prima delle 12, meglio un centrifugato di verdura.
Sulle fette biscottate niente marmellata, meglio la crema alla nocciola, la Nutella insomma. Perché? Perché il metodo del naturopata e osteopata francese non si basa sul calcolo della calorie ma promette di sgonfiare la pancia calcolando il tempo che il cibo impiega ad attraversare il nostro corpo.

Non c’è un alimento che fa male o che fa ingrassare, ma è il modo in cui li si abbina a fare la differenza, ad appesantirci.

“Esistono tre categorie di cibi – continua Adamski –. I cibi veloci che si digeriscono in mezzora, i cibi neutri che accelerano il transito degli alimenti e i cibi lenti che si digeriscono in un intervallo di tempo che va dalle 4 alle 5 ore. L’errore più grave è mangiare cibi lenti e veloci nello stesso pasto”.

Cibi veloci

Non ci sono cibi da demonizzare, perciò non si tratta di privarsi di qualcosa in particolare, ma di dividere gli alimenti in cibi acidi e non acidi. Secondo Adamski, fanno parte del primo gruppo yogurt, miele, frutta, pomodori, melanzane, peperoni e zucca.

Cibi neutri

Nel secondo rientrano carboidrati, proteine (pesce, carne e latticini), verdura e frutta secca. Quel che conta è non assumere all’interno dello stesso pasto cibi “avversari”, perché, durante la digestione, danno origine a fermentazione.

Cibi lenti

Sono invece cibi lenti nel transito intestinale latte vaccino, caffè, vino rosso, birra, condimenti (come olio, aceto, aglio, scalogno, dolci, cioccolato, zucchero).
Da questa divisione il decalogo di come mangiare secondo il metodo Adamski:

1) No al cappuccino. L’enzima presente nel latte, che ne permette la digestione, viene distrutto dalla caffeina (così come dalla teina), per questo il cappuccino risulta indigesto! Il latte senza nulla non dà problemi di digestione, a meno che non si sia intolleranti.
2) No a pane e marmellata. Il pane è un cibo non acido, invece la marmellata è un cibo acido: se assunti insieme possono metterci fino a 18 ore per attraversare tutto il tubo digerente. Se proprio non puoi fare a meno del pane a colazione, mangialo con del burro o con della pasta di nocciole.
3) Perfetta l’accoppiata yogurt e miele: sono entrambi cibi acidi (quindi veloci) che insieme vanno d’accordo.
4) Via libera alla frutta. Meglio se consumata intorno alle 17 quando la digestione della stessa avviene più facilmente.
5) Pasta al pomodoro bandita, così come la pizza margherita. Il motivo? Il pomodoro è acido e non va mai abbinato ai carboidrati (non acidi quindi lenti). Via libera invece a condimenti come pesto, carbonara, ragù bianco.
6) Il vino non è da evitare: basta consumarlo ai pasti e con moderazione. Meglio rosso perché contiene tannino che facilita la digestione.
7) Limone sulla carne o sul pesce? No! Il limone appartiene al gruppo dei cibi acidi, quindi non va usato per condire pesce, carne o verdura: appesantisce il pasto. Con la frutta, invece, si può consumare senza problemi.
8) Pizza rossa no! Stessa motivazione della pasta al pomodoro. Quando si decide di mangiare pizza, meglio sceglierla con le verdure: più digeribile.
9) Sì alle fibre. Perché favoriscono lo svuotamento e la pulizia delle pareti. Non è vero che gonfiano: basta assumerle lontano da alimenti acidi che le fanno fermentare (frutta, yogurt, miele, limone, pomodori, peperoni, zucca).
10) Sì all’olio di oliva che funge da lubrificante del tubo digerente. Va consumato crudo, come anche il burro, che non è così nemico come si dice. Da evitare, semmai, olio di palma e olio di paraffina:  il primo blocca l’intero sistema digerente, mentre il secondo lo aggredisce.