Mangiare broccoli e cavolfiori per rafforzare il sistema immunitario

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verdure crucifere

Mangiate cavoli, broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles: i ricercatori ritengono che le verdure crucifere, cavoli, broccoli e cavolfiori, contengano un composto che si scinde in altre sostanze nello stomaco, che a loro volta poi si legano ad altre e attivando un recettore noto come idrocarburo arilico. Questo recettore è una sostanza che fa benissimo al nostro corpo, e in particolare ci aiuta a restare in linea e ci preserva da alcune malattie. Ecco perché mangiare questi ortaggi di stagione, che fanno così bene, è altamente consigliato, soprattutto per il sistema immunitario.

Cavolfiore

Secondo gli autori, mangiare le verdure crucifere – come broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles – farebbe bene perché rafforzerebbe l’azione di Ahr (Aryl hydrocarbon receptor), un recettore presente nell’intestino che aiuta l’organismo a regolare la sua risposta a determinati contaminanti ambientali e a generare reazioni adeguate in caso di esposizione alle tossine.
Questi vegetali contengono infatti composti chimici organici chiamati glucosinolati indolici, che dopo essere giunti nello stomaco si scindono in altri sostanze, tra le quali è presente l’Indolocarbazolo (Icz). Gli scienziati hanno osservato che quando Ics si lega e attiva il recettore Ahr, ne aumenta l’efficacia, contribuendo a mantenere in equilibrio la flora intestinale e a migliorare la sorveglianza immunitaria. Questo, a sua volta, può aiutare a prevenire diverse malattie causate  dall’infiammazione della parete che riveste l’intestino, compresi anche i tumori e la malattia di Crohn.

Cavolo per rafforzare il sistema immunitario

L’idrocarburo arilico è una sostanza che nell’intestino aiuta a mantenere una flora bilanciata e a migliorare la funzione di barriera, che fa transitare il cibo correttamente ma non le tossine e i microrganismi. È così che si prevengono gonfiori intestinali e la sindrome della permeabilità intestinale, che può portare a infiammazioni e conseguenze come artrite e malattie cardiache.