Metamedicina: Il torcicollo e il mal di schiena

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Il dolore fisico può essere di natura traumatica o dovuto ad uno sforzo eccessivo, ma per esperienza posso assicurarvi che molto spesso i dolori che accusiamo sono di natura psicologica.
Infatti la nostra mente è sotto continui stress spesso inconsci e per comunicare uno stato di squilibrio utilizza il linguaggio del corpo.

Vorrei menzionarvi le più comuni manifestazioni di disagio psico-corporeo che ho potuto riscontrare in prima persona, dialogando con le persone che ho ricevuto in studio. Per avvallare la mia stessa esperienza, vi voglio riportare alcuni passi del libro “Metamedicina: ogni sintomo è un messaggio” della Dottoressa Claudia Rainville, fondatrice della Metamedicina, che può essere considerata una delle principali esponenti della medicina psicosomatica.

Partiamo dai dolori alle vertebre cervicali superiori, che ci spingono a dire genericamente “ho mal di collo, ho la cervicale, ho il collo bloccato“.

Dolore piegando il capo: Le domande che la Dottoressa nel libro suggerisce di porsi sono: “Ho vissuto una situazione di vergogna, di umiliazione o di sconfitta? C’è una situazione di fronte alla quale mi rifiuto di capitolare?”

Dolore ruotando il capo: “Qual è la situazione che non voglio guardare?”

Torcicollo: E’ una contrattura muscolare del collo che può indicare il rifiuto di far fronte ad una situazione perché temiamo l’ azione che andrebbe intrapresa; può riguardare un lavoro che non ci interessa più, un coniuge per cui non proviamo più amore, eccetera.

Rigidità della nuca: Si tratta quasi sempre della paura di perdere il controllo (lasciarsi andare alle emozioni). Può anche essere connessa alla testardaggine.

Ovviamente in questa sede non stiamo parlando dei dolori di chi ha tenuto il collo storto tutta la notte addormentandosi sul divano o di chi ha preso un colpo d’aria in auto, ma di somatizzazioni a volte davvero difficili da individuare e comprendere.

Passiamo ora ad un’altra problematica diffusissima, ovvero il mal di schiena. Le cause latenti del mal di schiena si sovrappongono alle cause di natura posturale, ovvero il fatto di essere costretti a stare seduti in auto o in ufficio per ore o aver compiuto sforzi.

Dolore fra le scapole: Riguarda un sovraccarico di lavoro a cui ci costringiamo per essere amati, riconosciuti… “Di cosa mi sto facendo carico, per buona pace delle mie relazioni familiari o lavorative?”

Mal di schiena diffuso: Spesso di tratta di una svalutazione globale di sé, per cui non ci sentiamo forti abbastanza per far fronte a ciò che viviamo.

Dolori alla zona lombare (Lombalgia): E’ un mal di schiena spesso connesso con un’insicurezza sul piano materiale. La lombalgia potrebbe essere connessa ad un senso di impotenza nel cambiare una data situazione nella nostra vita.

Ovviamente l’elenco dei disturbi che ci troviamo ad affrontare nella vita è lunghissimo, ma questo era un invito all’introspezione, a non considerare i disturbi psicosomatici limitati al mal di testa o al mal di stomaco, che sono i più classici e riconoscibili. Spesso parlando con una persona di fiducia, possiamo riconoscere, ammettere, scoprire qualcosa di più su noi stessi.

fonte:studiobenesseremilano

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