World Vegan Day a Firenze: ecco tutte le novità

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vegan firenze

Il 1° Novembre, nel mondo, si celebra il World Vegan Day, nell’anniversario della fondazione (nel 1944) della Vegan Society inglese. Quest’anno a Firenze cinque organizzazioni della galassia vegan, animalista e antispecista – Agripunk, Essere Animali, Lav Firenze, Progetto Vivere Vegan e Restiamo animali – daranno vita a una due giorni (la sera di martedì 31 ottobre e l’intera giornata del primo novembre) che prevede un fitto programma di incontri, conferenze, laboratori per bambini, oltre che stand associativi e dell’economia vegana e non-violenta.

Ricetta vegana

La due giorni si svolgerà nei locali dell’Istituto Alberghiero Buontalenti, in via di San Bartolo a Cintoia 19/a, nel quartiere 4 di Firenze. Il termine Vegan fu coniato da Donald Watson, fondatore della Vegan Society, come contrazione della parola Vegetarian, per denunciare lo sfruttamento degli animali implicito nel consumo di uova, latticini e altri derivati.

Oggi esiste un vasto movimento di persone vegane per motivazioni etiche: si tratta di persone che scelgono di non prendere parte allo sfruttamento e alla schiavitù degli altri animali, ritenendo che ogni vita abbia valore e sia degna di essere vissuta. E il mercato alimentare delle ricette vegan è sempre in continua crescita.

Secondo  una ricerca di Uala, il sito e applicazione leader in Italia dedicato al mondo beauty, la bellezza sostenibile in Italia è sempre in aumento e cresce costantemente anche l’attenzione generale verso trattamenti che rispettano ambiente e animali.

trattamenti di bellezza vegani

I 4 trattamenti sostenibili più prenotati in Italia

Analizzando le prenotazioni su Uala è emerso che tra i trattamenti di bellezza più richiesti da chi predilige prodotti biologici e amici dell’ambiente ci sono, nell’ordine, colore bio, bio trattamento cutaneo, bio scrub e bio cheratina. La colorazione, che se biologica elimina l’ammoniaca, è diversa da salone in salone. Molte, tra le aziende che hanno già ottenuto o stanno provando ad ottenere il bollino cruelty free testano i colori vegetali su una pelle artificiale.

Lo scrub in versione biologica è invece una nuova tecnica che non utilizza per esfoliare i micro granuli in plastica, ma granuli di jojoba, noccioli di frutta o sale marino. E anche la cheratina, che solitamente viene da crine, corni e zoccoli di animale, viene sostituita da bio cheratine che utilizzano amminoacidi vegetali identici a quelli contenuti nei capelli umani come arginina, serina e treonina.