Ecco cosa succede in casa se non arieggiamo un po’ tutti i giorni

0
6019
Areare casa tutti i giorni

La qualità dell’aria all’interno della nostra casa è importante per il benessere di tutte le persone che vivono al suo interno, ma è anche importante per la salvaguardia della casa e delle mura e per evitare che si formino muffe sulle pareti e/o negli armadi, molto pericolose da respirare.

Ecco come farlo e soprattutto: per quanto tempo dobbiamo lasciare le finestre aperte?

cambiare aria in casa

Per quanto tempo dobbiamo tenere aperte le finestre?

Per arieggiare la casa non è necessario mantenere aperte finestre e porte una giornata intera. Infatti, far arieggiare troppo a lungo una stanza può portare ad un aumento del 25% dei costi di riscaldamento.

Diversamente, non arieggiare la casa nei mesi invernali significa non fa uscire l’umidità in eccesso presente all’interno e di conseguenza causare un aumento di vapore acqueo che, nel tempo, può comportare la formazione di condense e muffe.

Al fine di prevenire la formazione delle muffe ed evitare sprechi energetici, è indispensabile arieggiare un poco tutti i giorni, con qualsiasi condizioni di meteo.

Una stanza di dimensioni normali dotata di una finestra necessita di pochi minuti affinché l’aria presente venga sostituita con quella esterna. Mentre un’abitazione intera può essere arieggiata in meno di 10 minuti se aperte allo stesso momento tutte le finestre.

aprire finestre

Luce e sole contro i batteri

Un bel po’ di luce solare in casa, anche se filtrata attraverso il vetro, potrebbe infatti ridurre significativamente i livelli di batteri che prosperano al buio.
Secondo uno studio dell’Università dell’Oregon spalancare le finestre e lasciar entrare la luce del sole è il modo più sano ed economico per eliminare i batteri.

Dai risultati è infatti emerso che le stanze esposte alla luce del sole, anche attraverso finestre chiuse, avevano solo la metà dei batteri viventi che avevano le stanze buie, e che le stanze baciate dal sole uccidevano altrettanti batteri della luce UV, un noto disinfettante.

Si è così rilevato che il 12% dei batteri nelle stanze non illuminate era vivo dopo 90 giorni rispetto al 6,8% dei germi nelle stanze illuminate e il 6,1% nelle stanze a raggi UV. Cosa vuol dire tutto ciò? Che abbiamo ridotto il rischio di malattie respiratorie e allergie.

CONDIVIDI
Articolo precedenteMandarino: proprietà, benefici e ricette
Articolo successivoLupino, legume proteico dalle ottime proprietà benefiche
La Redazione del portale SoluzioniBio.it - dedicato ad Alimentazione Sana, Benessere e Stile di Vita, Prodotti Naturali e Bio, Cosmesi Naturale e Rimedi Naturali (quelli "della nonna", della nostra preziosa tradizione che non deve andare dispersa) - è composta da editori e giornalisti appassionati al tema del vivere bene fisico e psichico, seguendo il più possibile la Natura, evitando al massimo di intossicare il corpo e l'ambiente di vita con sostanze chimiche che portano con sé sempre degli effetti collaterali e nocivi.