Cavolo, spinaci e carote aiutano il cervello in età avanzata

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Come dice il nome stesso, i carotenoidi sono quei pigmenti sintetizzati dalle piante che danno il colore giallo, arancione e rosso a molti ortaggi e frutti con cui entriamo in contatto quotidianamente. Carote, zucche, peperoni, pomodori e arance sono alcuni degli esempi più comuni da questo punto di vista, ma in pochi sanno che alcuni carotenoidi come la luteina e la zeaxantina si trovano specialmente nelle verdure a foglia verde scura (come spinaci e cavolo riccio).

Ebbene, proprio in merito a questi due carotenoidi è emersa di recente una ricerca molto interessante. Uno studio condotto dalla University of Georgia ha dimostrato infatti che mangiare cibi contenenti luteina e zeaxantina permette al cervello di funzionare meglio, cioè di memorizzare più velocemente e più facilmente, nonché di migliorare la funzione cognitiva soprattutto nelle persone un po’ più avanti con l’età.

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno esaminato 43 persone aventi un’età compresa tra i 65 e gli 86 anni, e chiesto loro di ricordare coppie di parole non legate tra loro. A quel punto i ricercatori si sono accorti che gli anziani che avevano livelli più alti di luteina e zeaxantina mostravano una capacità di memorizzazione più alta, mentre gli altri facevano più fatica a ricordare e a mettere in comunicazione le parole.

Il che ci dà un ulteriore valido motivo per cui valga la pena mangiare verdura a foglia verde.