Calciatore 27enne muore negli spogliatoi dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua: cosa è successo

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Acqua a digiuno la mattina? Fa benissimo, ma c'è un grave errore da evitare

Aveva appena finito di giocare una partita di pallone, categoria dilettanti. Una partita vinta, da festeggiare con un bicchiere di acqua e reintegrare i liquidi persi. Subito dopo, Ludwin Florez Nole, 27anni, ha cominciato ad accusare forti dolori al petto che non passavano. La moglie lo carica in macchina e si dirige di corsa verso l’ospedale, ma il ragazzo arriva privo di vita. Avvelenamento? Cosa conteneva l’acqua?

Ad uccidere il giovane calciatore non è stato un avvelenamento dovuto a qualche sostanza tossica contenuta nell’acqua, ma un “banale” infarto. “Il dottore mi ha detto che Ludwin ha avuto un infarto perché ha bevuto troppa acqua fredda mentre il suo corpo era ancora caldo”. Possibile? Si, possibile, bisogna stare molto attenti a bere acqua fredda, specie se si è accaldati. Altro momento molto delicato è quello della digestione.

Cosa succede se beviamo acqua fredda in fase digestiva o se siamo accaldati

Se si assume una bevanda ghiacciata o un alimento troppo freddo, si produce un meccanismo inverso di vasocostrizione. Questo può alterare le capacità digestive dello stomaco e dell’intestino e creare uno scompenso e uno shock termico”. Malessere generale, sudorazione fredda, capogiri, fino all’arresto cardiaco.

I medici ritenevano che l’acqua fredda causasse un cambiamento nella frequenza cardiaca dello sportivo, portando a un riflesso cardiovascolare. La condizione è considerata rara: quando viene bevuto un liquido fresco, è più probabile che l’acqua contenga dei contaminanti microbici, noti per provocare crampi allo stomaco e altre condizioni simili. L’arsenico nell’acqua, ad esempio, può causare mal di testa, mal di stomaco, convulsioni, diarrea, vomito e persino la morte. Ma non si è trattato di acqua contaminata o di intossicazione. Il ragazzo è morto a causa di un arresto cardiaco.