Non solo alle ossa, ecco a cosa fa bene la vitamina D ai bambini, a partire dalla gravidanza

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vitamina d e sole

Vitamina D, un vero e proprio “tesoretto” per i bambini. Sinora si conosceva il suo ruolo nel favorire lo sviluppo osseo e nel prevenire malattie come il rachitismo e l’osteoporosi in età adulta. Ma ora studi recenti hanno messo in evidenza che la vitamina D è utile anche nella prevenzione di alcune patologie autoimmuni, ecco quali

La novità scientifica più recente è che la vitamina D sembra giocare un ruolo anche nella prevenzione delle malattie autoimmuni come diabete mellito 1, artrite reumatoide, sclerosi multipla, morbo di Chron e delle malattie allergiche, in crescita costante da decenni, tanto da coinvolgere circa il 25% della popolazione pediatrica.

Ricerche dalle quali emerge l’importanza di questa vitamina già durante la gravidanza e poi nel neonato per la prevenzione delle malattie allergiche. La vitamina D sembra svolgere un ruolo importante anche nel bambino più grande nella prevenzione e nella terapia dell’asma e delle infezioni respiratorie ricorrenti.

“In età pediatrica la vitamina D serve per la crescita ed il benessere osseo, ma ha anche un effetto centrale nel modulare le funzioni del sistema immunitario. Infatti, la vitamina D è in grado di interagire con diverse cellule del sistema immunitario, regolando la risposta agli agenti infettivi e modulando la risposta immunologica. Studi recenti hanno messo in luce che nei bambini asmatici la supplementazione con vitamina D riduce la frequenza degli episodi e favorisce un miglior controllo della patologia utilizzando naturalmente i farmaci di base antiinfiammatori. Il deficit di vitamina D invece è spesso correlato ad un maggior numero di accessi ospedalieri per broncospasmo e a una maggiore necessità di terapia con corticosteroidi orali”, spiega Diego Peroni, ordinario di Pediatria Università di Pisa.

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