Open data sul cibo: valori nutrizionali e qualità dei cibi

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Open data sul cibo: valori nutrizionali e qualità dei cibi

Si chiama Open food facts ed è un sito sorprendente per la sua utilità e per il valore che ha nella difesa dei prodotti alimentari di qualità: un sito di open data dove tutti i navigatori internet possono contribuire a creare la mappa dei prodotti sani e veramente biologici.

Il sistema consente infatti un’analisi del prodotto, l’assegnazione di un colore e di una categoria che va dal verde, prodotto contrassegnato con la lettera A, la categoria migliore, che ci dice di un prodotto sicuro e assolutamente biologico – al rosso, prodotto E, con scarsi valori nutrizionali.
Il sistema open consente inoltre parallelamente un confronto con altri prodotti simili della stessa categoria: prodotto dolciario, snack, pasta, bevande. Un sito collaborativo, dove tutti possono partecipare e contribuire. Scopriamo meglio come funziona.

Open food data sui cibi biologici

Basta una foto dell’etichetta del prodotto

Ogni prodotto viene catalogato con tanto di foto, ingredienti, eccipienti e sostanze presenti, desunte dall’etichetta.

Una volta inseriti questi dati il sistema calcola i valori nutrizionali e assegna al prodotto una lettera, da A ad E, a seconda della qualità dello stesso. Tutti possono aggiungere un prodotto.

Il sito Open Food Facts, lanciato il 19 maggio 2012 con soli 700 prodotti, oggi vanta 320 mila prodotti, inseriti grazie alla collaborazione e partecipazione di più di 6.000 cittadini che, col loro smartphone, fotografano il prodotto e l’etichetta e inseriscono manualmente nel sistema la descrizione degli ingredienti. E il database si arricchisce.

Oggi è possibile effettuare ricerche di prodotti in quasi tutti i Paesi del mondo, anche l’Italia ha una sua pagina con 1.638 prodotti inseriti. Il sistema vi dice anche la corretta quantità per ogni singola porzione, quindi, se controllate ad esempio la qualità di un produttore di pasta, Open Food Facts vi dice anche che potete mangiarne 85 grammi a porzione.

Il sito si è arricchito di una sezione che raccoglie open data anche sul cibo per animali e, ultimo arrivato, un database per i prodotti di cosmesi naturali.

A cosa serve un sito open data sul cibo

La comunicazione alimentare ha sempre tentato di lanciare miti che promuovessero forme di immedesimazione da parte del consumatore con il prodotto reclamizzato.

La domanda di autenticità dell’esperienza alimentare, di sostenibilità ambientale ed etica sociale, ma anche di inclusione della diversità, saranno le dimensioni su cui costruire la nuova visione del cibo in futuro.

Nello specifico, due paradigmi si stanno imponendo, su tutti: un paradigma di integrazione scientifica, da un lato, e un paradigma di integrazione ecologica, dall’altro.

Un sito come Open Food Facts fa tutto questo, stimola i produttori, messi a confronto, a migliorare i propri prodotti e lo fa ascoltando direttamente il giudizio e le scelte del cittadino / cliente / consumatore.

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