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E’ nota a tutti l’importanza dell’ora legale ai fini di risparmiare in termini di consumo energetico e non solo, difatti, le giornate si allungano e ci si può dedicare a molte più cose durante l’arco delle stesse. Tuttavia, in pochi sanno che in realtà questo cambio di ora porta con se anche molti aspetti negativi; come riporta il sito meteoweek.com: “è considerato da molti esperti come un jet lag, un piccolo fuso orario, che potrebbe comportare gli stessi effetti collaterali. I professionisti ritengono che con il passaggio dall’ora solare all’ora legale, possano aumentare insonnia, irritabilità e nervosismo”. Ma in che modo il cambio d’ora fa male alla salute e come fare per prevenirne le conseguenze?
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Il 29 Marzo la lancetta dell’orologio dovrà esser spostata avanti di un’ora, più precisamente dalle ore 2:00 alle 3:00, tuttavia, anche se può sembrare poco, questo semplice gesto comporta alcune ripercussioni sullo stato della nostra salute. A tal proposito, la ricerca scientifica afferma che l’impatto dell’ora legale sul nostro benessere generale è dovuto più che altro al ciclo circadiano, ovvero il ritmo biologico che regola e stabilisce molte funzioni cicliche del nostro organismo. Come suggerisce Focus.it, “la melatonina, una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio, e favorisce il sonno. Il problema con l’ora legale è che il sole sorge più tardi, rendendo più difficoltoso l’instaurarsi del modo “veglia”. Mentre di sera la luce dura più a lungo, confondendo di nuovo l’organismo sul tempo giusto per mettersi in modalità ‘riposo’”.
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Un sonno di pessima qualità o comunque scarso comporta una conseguente riduzione delle capacità cerebrali, come ad esempio la perdita di concentrazione e/o produttività, anche sul posto di lavoro. Inoltre, stando a quanto afferma uno studio condotto in Australia, anche un piccolo cambiamento dei ritmi biologici può comportare effetti devastanti sullo stato di salute della nostra psiche, difatti, è stato riscontrato un aumento del tasso di suicidi, sopratutto durante i primi giorni che seguono al cambio d’ora. Ad ogni modo, vi sono alcune abitudini o comunque accorgimenti da poter tenere in considerazione ai fini di adattare al meglio il proprio corpo a questo cambio, senza risentirne da un punto di vista psico-fisico.
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Innanzitutto, il primo consiglio è quello di sfruttare al meglio l’ora in più, cercando di uscire il più possibile all’aperto e far si che il proprio corpo sviluppi la melatonina da sé. Inoltre, come suggerito su novanight.it, “anche l’attività fisica è un «sincronizzatore» dell’orologio interiore. Essere attivo durante la giornata e calmo la sera permetterà al tuo organismo di gestire al meglio il cambio di orario”, perciò, che ben vengano alcune leggere attività motorie, come lunghe passeggiate o delle semplici sessioni di yoga o stretching. In fine, sarebbe meglio evitare di assumere quantità esagerate di caffeina ed alcolici, le quali ricordiamo che sono sostanze che influiscono ulteriormente sul ciclo sonno-veglia, rendendo il tutto ancora più complicato.
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