Ictus, la terza causa di morte in Italia. Come prevenirlo

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Prevenire l’ictus si può. E cerchiamo di capire come farlo visto che si tratta, in Italia, della terza causa di morte dopo le malattie dell’apparato cardiocircolatorio e il cancro. I numeri dell’ictus sono ancora troppo elevati: nel nostro paese si verificano ogni anno circa 200.000 ictus. Spesso si sopravvive, per fortuna. Ma le conseguenze restano. E il più delle volte sono molto gravi e invalidanti.

Ma che cosa è di preciso un ictus? È un blocco di sangue al cervello che provoca il danneggiamento o addirittura la morte dei neuroni. Gli uomini sono leggermente più a rischio delle donne ma anche queste ultime non sono immuni, specie con l’avanzare dell’età quando il rischio di ictus aumenta. Ma come si fa a prevenire un ictus? Non è impossibile, per fortuna. Ma bisogna avere qualche accortezza. Tra i fattori di rischio più comuni, per esempio, c’è un eccesso di colesterolo nel sangue ma anche il vizio di fumare. Le sigarette, in particolare, andrebbero evitate del tutto visto che sono una delle principali cause dell’ictus. Continua a leggere dopo la foto

Il diabete è un altro fattore di rischio per l’ictus, così come l’età avanzata, la pressione alta, un eccesso di alcol nella dieta e familiari stretti che hanno avuto ictus. Ma dunque che possiamo fare per prevenire l’ictus?

Per esempio, anche se può sembrare banale, seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura di stagione, povera di grassi e zuccheri è un ottimo modo per prevenire l’ictus. Visto che valori troppo alti di colesterolo sono un fattore di rischio, meglio controllare l’alimentazione e consumare solo cibi sani. Sì anche a legumi, cereali (meglio se integrali), pesce, carni magre e latticini ma senza esagerare.
E poi su, smettiamo di fumare. Che tanto fa male per ogni cosa e ci fa pure raggrinzire la pelle… Meglio evitare. Continua a leggere dopo la foto


Anche l’attività sportiva, se praticata in modo regolare, riduce il rischio di avere un ictus. Non serve fare chissà cosa: basta una passeggiata di 30 minuti ogni giorno o anche a giorni alterni. In questo modo la circolazione si riattiva, i muscoli lavorano e il corpo si tiene in movimento. E il rischio di ictus si riduce sensibilmente.

La pressione, ovviamente, va tenuta sotto controllo, specie se si è in una fascia ad alto rischio (per esempio fumatore con un parente di primo grado colpito da ictus). Meglio consumare pochi zuccheri e poco alcol, fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio di ictus. Insomma, si tratta di poche regole che, però, possono cambiare significativamente il nostro stato di salute. Detto ciò, sapete come si manifesta l’ictus? Continua a leggere dopo la foto

Purtroppo i campanelli d’allarme che possono far pensare a un ictus non sono poi così tanti. Ma ci sono alcuni sintomi che non vanno assolutamente trascurati. Avvertire una parte di volto intorpidita o addormentata è un brutto segno che sta a indicare che c’è rischio di ictus. Anche se si avverte un intorpidimento di una gamba o di un braccio, magari accompagnati da formicolii, meglio chiedere aiuto.

Altri segnali che non vanno affatto trascurati sono una sensazione di smarrimento, vertigini, debolezza improvvisa, mal di testa che non passa con gli antidolorifici. Problemi alla vista che riguardano un solo occhio – per esempio perdita parziale o totale della vista o annebbiamento – sono sintomi che devono far impensierire. Se temete possa trattarsi di ictus, chiamate il 118.

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