
Con l’arrivo dell’inverno aumentano raffreddori, naso chiuso e piccoli disturbi che mettono alla prova le vie respiratorie. In questi mesi può essere utile riscoprire alcuni rimedi naturali della tradizione, tra cui spicca una radice dal profumo intenso e dal sapore deciso: il rafano, noto anche come cren o barbaforte. Dietro il suo gusto pungente si nasconde un concentrato di sostanze benefiche, oggi confermate anche da studi scientifici. Il rafano, il cui nome botanico è Armoracia rusticana, appartiene alla famiglia delle Brassicacee, la stessa di cavoli e broccoli. Cresce spontaneamente nelle zone umide dell’Europa orientale ed è presente anche in Italia, soprattutto lungo i corsi d’acqua e nelle aree montane. La sua radice, allungata e dalla superficie irregolare, custodisce una polpa chiara dal profumo balsamico e dal sapore simile a quello della senape.
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Un supporto naturale per i disturbi invernali
La caratteristica piccantezza del rafano è dovuta alla sinigrina, un composto naturale presente in grande quantità nella radice. Quando viene grattugiata o tagliata, entra in azione un enzima chiamato mirosinasi, che trasforma la sinigrina in isotiocianato di allile. È questa sostanza a sprigionare l’aroma penetrante che stimola le mucose nasali e provoca la tipica sensazione “lacrimosa”. Questa reazione non ha solo un effetto sensoriale: l’isotiocianato di allile è noto per le sue spiccate proprietà antibatteriche e antimicrobiche. È in grado di contrastare la crescita di diversi microrganismi patogeni, tra cui Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Helicobacter pylori. Il rafano è un alleato delle vie respiratorie. La sua azione è particolarmente apprezzata in caso di raffreddore, sinusite e bronchite. Gli oli essenziali esercitano un effetto decongestionante rapido, mentre le sostanze antibatteriche e antinfiammatorie contribuiscono a contrastare le infezioni.

Come usare il rafano per favorire la respirazione
Il profumo intenso favorisce la liberazione delle vie aeree e aiuta a rendere il muco più fluido, facilitandone l’eliminazione. L’alto contenuto di vitamina C rafforza il sistema immunitario, aumentando la capacità dell’organismo di difendersi dai tipici malanni stagionali. In caso di naso chiuso, l’inalazione diretta dell’aroma sprigionato da una radice fresca appena incisa può offrire un sollievo immediato. Per un’azione più duratura, si può preparare un impacco a base di rafano tritato, aceto e un pizzico di sale, da applicare sul torace per favorire l’effetto espettorante. Ricorda che oltre al sostegno per le vie respiratorie, il rafano stimola la digestione (lo sapevano già nel Medioevo!) favorendo la produzione di bile e succhi gastrici, ha un lieve effetto diuretico utile contro la ritenzione idrica e contribuisce al benessere della circolazione grazie al potassio, che aiuta a regolare la pressione arteriosa.


