Mandorla, frutto secco eccellente ideale per le diete

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mandorle e frutta secca

Per non ingrassare – e, ancora di più, per dimagrire – non sarà controindicato un alimento con 600 chilo-calorie ad etto?
Sembrerebbe di no, almeno quando si tratta di frutta secca a guscio come le mandorla.

Mandorla: proprietà nutrizionali

Quali sono le componenti principali della mandorla? Cosa introduciamo effettivamente nell’organismo, oltre al loro sapore delicato e dolce?
Le vitamine principali sono la vitamina E, presente in quantità maggiore (circa 24 mg ogni etto), la vitamina A, vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e B6), oltre che beta carotene e luteina. Il sale minerale principale è il Magnesio (circa 270 mg per 100g), cui fanno seguito il Calcio, il Ferro, e via via Potassio, Rame, Zinco, Fosforo, Manganese.
Questa combinazione di micronutrienti conferisce alle mandorle proprietà eccellenti per la nostra salute.

Vediamo ora in dettaglio tutti i benefici che apporta consumare mandorle regolarmente.

Mandorle

I risultati dello studio sulle mandorle

Le mandorle, più ne mangi più dimagrisci. Lo indica uno studio appena pubblicato su The Journal of Nutrition. In questa ricerca, condotta alla Purdue University di West Lafayette, Indiana (Usa), 86 adulti sovrappeso o obesi hanno seguito due diete ipocaloriche, uguali come apporto energetico, ma con mandorle (15% delle calorie totali, in media 38 grammi al giorno) oppure senza.

Dopo tre mesi, la perdita di peso è risultata simile nei due gruppi ma la riduzione del grasso totale era maggiore (di circa un chilo) in chi si era attenuto alla dieta con le mandorle, che ha anche mostrato una maggiore perdita di grasso viscerale (il più pericoloso perché associato al rischio di malattie cardiache).

Mandorle ideali per dimagrire

Alternanza di frutta secca

Una delle ipotesi dei ricercatori riguarda l’elevato contenuto di grassi insaturi delle mandorle che, in presenza di restrizione calorica, aumenterebbe l’ossidazione dei grassi con riduzione preferenziale del grasso viscerale. «Oltre a questo possibile ruolo degli acidi grassi insaturi — aggiunge Mariangela Rondanelli, professore di Scienze e tecniche dietetiche applicate dell’Università di Pavia — anche l’elevato contenuto di fibra e di proteine delle mandorle potrebbe contribuire a spiegare il risultato. Fibra e proteine, infatti, possono aiutare ad aumentare il senso di sazietà. Inoltre, grazie a magnesio e fosforo, a tirosina e triptofano, tutte sostanze ben rappresentate nelle mandorle, vi può essere anche un miglioramento del tono dell’umore che aiuta l’aderenza alla dieta. E anche se queste osservazioni vanno confermate, bisogna ricordare che la frutta secca oleosa è fra gli alimenti maggiormente rivalutati dalla recente ricerca specie per il possibile ruolo protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumori».

Via libera alle mandorle quindi, nell’ambito di una dieta equilibrata, in porzioni controllate (circa 30 g al giorno) e alternandone i tipi. Se le noci, infatti, sono ricche in particolare di acido alfa linolenico (un acido grasso della serie omega 3), nei pinoli abbondano proteine e magnesio, nelle mandorle la fibra e, come nelle nocciole, la vitamina E, potente antiossidante.