Ecco perché dormire col ventilatore acceso fa male alla salute

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Come ogni estate, è arrivato (insieme alle zanzare e al caldo) il classico dibattito sui ventilatori e se faccia male o meno dormire con uno di questi acceso, magari affianco al proprio letto. Con l’arrivo dell’afa, soprattutto nelle città sprovviste del vento di mare, la notte comincia a diventare un vero è proprio incubo, perciò è praticamente necessario trovare un rimedio per non soffrire a causa del caldo e in molti, piuttosto che spendere molti soldi per acquistare un  sistema di rinfrescamento come un condizionatore, preferiscono affidarsi ai più ‘economici’ ventilatori. Ma dormire col ventilatore accesso affianco al proprio letto fa male alla salute? La risposta è si, fa male. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i possibili rischi per la salute. 

Come già detto, “molte persone pur di riuscire a dormire preferiscono dormire con il ventilatore puntato sul corpo o troppo vicino. Questa pratica può compromettere la mobilità la mattina successiva, in particolare se si è molto sudati e l’aria del ventilatore raffredda il sudore. Dormire con il ventilatore a soffitto così come con quello portatile inoltre secca occhi e bocca provocando il mal di gola. Infine, chi soffre di allergie non dovrebbe dormire con il ventilatore acceso per non spargere polvere e allergeni in ogni angolo della camera da letto” come suggerisce il sito affaritaliani.it. Insomma, pare evidente di quanto sia rischioso per se stessi addormentarsi con un flusso di aria ‘fredda’ puntato verso se ma, dato che è certo il rischio che ne deriva da questa pratica, in che modo si può ovviare quindi al problema del caldo? 

L’ideale sarebbe, appunto, optare per l’acquisto di un ventilatore munito di timer, affinché lo si possa impostare per spegnersi ad un determinato orario o comunque dopo che ci si sarà addormentati. Oppure, in alternativa, si possono adottare delle ‘strategie naturali’ utili per rinfrescarsi, come ad esempio bere un infuso calmante prima di coricarsi o fare un maniluvio decongestionante. Nello specifico, quest’ultima è “una tecnica creata dalla celebre erborista Maurice Mésségué. Rimedi una bacinella d’acqua a temperatura ambiente, aggiungi 5-8 gocce di essenza di lavanda e immergi le mani fino al polso per qualche minuto. ‘Le mani sono ricche di terminazioni nervose e gli effetti si sentono in poco tempo’, spiega l’esperta. Quanto alla lavanda, è l’essenza ideale per l’estate perché rinfresca, decongestiona e libera la mente” come riporta starbene.it

Ancora, si può oprare per fare una cena leggera cosicché non ci si rigiri sudati tra le lenzuola, oppure fare dei profondi respiri per qualche minuto affinché la temperatura del proprio corpo si abbassi da sola. Insomma, dormire col ventilatore al proprio fianco mentre si dorme non è di certo la scelta più saggia da prendere: meglio affidarsi alle più sicure e salutari tecniche ‘naturali’ per dormir bene, anche in estate.